L'allevamento del cavallo per tutti gli appassionati è una meraviglia della natura e tutti prima o poi dovrebbero poter fare questa esperienza meravigliosa. In Italia, è un'attività da veri appassionati perché la povertà dei pascoli e l'alto costo della mano d'opera la rendono economicamente non competitiva con gli Stati Uniti o il nord Europa. Gli elementi che determinano il successo di un buon puledro sono la genetica, l'alimentazione , l'esercizio e l'addestramento e la FORTUNA.
La genetica è basata sulla selezione delle fattrici e degli stalloni. Si devono scegliere madri e padri che si confanno, non troppo imparentati tra loro, che apportino in maniera proporzionale le proprie migliori caratteristiche al soggetto che si formerà. Questo per dire che due genitori con "collo lungo", magari che hanno già dato figli con questa caratteristica morfologica, molto probabilmente (ma non obbligatoriamente) daranno sempre figli tendenti a ripetere questo carattere fenotipico. Oggi la fecondazione artificiale permette di prelevare il seme da stalloni scelti e trasportarlo in tutto il mondo, così da rendere possibile la scelta del "miglioratore" più adatto alla nostra futura madre che generalmente avrà caratteristiche comuni e non eccezionali come quelle uno stallone di fama mondiale. Così iniziamo ad idealizzare il nostro puledrino…Bisogna comunque sempre partire da cavalle di grande qualità, il modello è importantissimo perché tutte le tare tornano sempre fuori ed ha un'importanza grandissima nella precocità dell'impiego e quindi nella durata del prodotto.
L'alimentazione della fattrice e del puledro sono importanti quanto la genetica: per questo è bene che l'allevamento sia inserito in un'attività agricola che assicuri prodotti di alta qualità. Il fieno, è l'alimento base, deve essere profumato, verde, esente da polveri o muffe. I mangimi devono essere specifici, opportunamente integrati in modo da rispettare i vari rapporti tra gli elementi nutritivi. I pascoli devono essere ben suddivisi in modo da assicurarne la rotazione ed evitarne l'usura. Devono essere ripuliti quando si mettono a riposo e concimati correggendone l'eccesso eventuale di acidità. Soprattutto gli ultimi tre mesi di gravidanza, sul totale di 11 mesi, hanno un grande impatto sul futuro puledro e sul garantire una buona lattazione che si protrarrà per più di 6 mesi.
L'esercizio e l'addestramento hanno un'importanza capitale, a mio avviso molto sottovalutata, soprattutto nel mondo delle corse. L'esercizio si assicura organizzando i pascoli in modo che i puledri siano costretti a muoversi: per esempio sistemando in posizione idonea l'acqua da bere rispetto a dove si somministra il mangime o il fieno. Se il pascolo non è sufficientemente ampio si può anche ricorrere a metodi alternativi per muovere i puledrini come la giostra, dove il cavallo viene costretto in un corridoio a passeggiare in circolo. L'addestramento è uno step fondamentale nella vita di un cavallo. Tutto il suo "potenziale genetico" è inutile se non viene finalizzato nel gesto sportivo per il quale è più vocato. A seconda della razza, e quindi dalla precocità di sviluppo, s'inizia l'addestramento da terra abituando il cavallo a rapportarsi con l'uomo e successivamente si passa a montarlo con metodi e sistemi propri per ogni stile di monta e cultura. Oggi rispetto al passato sono stati abbandonati i metodi "forti" e violenti e siamo passati a metodi meno coercitivi e più etologici. Si ricerca la collaborazione e la fiducia reciproca, basandoci sulla ripetizione degli esercizi fino al raggiungimento dell'obiettivo.
Come premesso, la fortuna è l'elemento determinante. Il cavallo è un animale molto fragile, elegante e fiero, ma pur sempre una preda, soggetto a traumi ed infortuni che molto spesso possono inficiarne l'attività sportiva per sempre. Basti pensare ad un chiodo che penetra in un piede, (chi non ha ma forato una ruota?) una casualità che può innescare un'infezione profonda fino all'osso triangolare (terza falange), causare una osteomielite o una frattura con conseguenze disastrose ed una zoppia cronica! Purtroppo alcune volte anche pronte ed attente cure veterinarie non possono risolvere pienamente tutti i problemi.
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